Rendita Catastale OnLine
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Che cosa è
Il valore fiscale attribuito agli edifici è denominato rendita catastale e costituisce il riferimento principale per il calcolo delle principali imposte sugli immobili.
La rendita catastale viene calcolata in considerazione di una serie di parametri che caratterizzano l’immobile come la zona censuaria, a cui poi si riferiscono le tabelle delle tariffe d’estimo, la categoria, la classe e la consistenza o la superficie catastale.
Le tabelle delle tariffe d'estimo, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, sono consultabili presso gli Uffici dell’Agenzia del Territorio.
Tutti questi parametri, rendita catastale compresa, possono essere ottenuti richiedendo una visura catastale allo sportello dell’Agenzia del Territorio della propria provincia oppure rivolgendosi alle tante aziende autorizzate che forniscono il servizio on-line. I documenti ottenuti sono gli stessi da entrambi i canali e sono ottenibili con i riferimenti catastali o con l’indirizzo dell’immobile.
Come viene calcolata
Le categorie catastali che contribuiscono alla determinazione della rendita catastale degli immobili a destinazione ordinaria sono così suddivise:
- A/1 abitazioni di tipo signorile
- A/2 abitazioni di tipo civile
- A/3 abitazioni di tipo economico
- A/4 abitazioni di tipo popolare
- A/5 abitazioni di tipo ultrapopolare
- A/6 abitazioni di tipo rurale
- A/7 abitazioni in villini
- A/8 abitazioni in ville
- A/9 castelli e palazzi di eminente prestigio storico o artistico
- A/10 uffici e studi privati
- A/11 abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi (trulli, baite, rifugi di montagna, baracche di legno)
- B/1 collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari e caserme
- B/2 case di cura e ospedali
- B/3 prigioni e riformatori
- B/4 uffici pubblici
- B/5 scuole, laboratori scientifici
- B/6 biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categoria A/9
- B/7 cappelle e oratori non destinati all’esercizio pubblico del culto
- B/8 magazzini sotterranei per deposito di derrate
- C/1 negozi e botteghe
- C/2 magazzini e locali di deposito
- C/3 laboratori per arti e mestieri
- C/4 fabbricati e locali per esercizi sportivi (senza fine di lucro)
- C/5 stabilimenti balneari e di acque curative (senza fine di lucro)
- C/6 stalle, scuderie, rimesse ed autorimesse (senza fine di lucro)
- C/7 tettoie chiuse o aperte
La classe identifica gli immobili in base ad altri parametri qualitativi, come la posizione e l’ampiezza dei vani, il grado di rifinitura, la dotazione di servizi. Contrariamente alla categoria, la classe non ha degli identificativi nazionali, ma è diversa da comune a comune in base alle variabili possibili in una certa area. La classe prima identifica l’immobile di minor pregio, l’ultima quelli a reddito più elevato; la rendita catastale varierà di conseguenza.
La consistenza identifica la dimensione dell'immobile ed è espressa con unità di misura diverse a seconda della categoria catastale; ad esempio, per la categoria A si utilizzano i vani catastali, per la categoria C invece i metri quadrati.
I vani catastali differiscono dai vani “fisici”, in quanto, ad esempio, i vani accessori diretti come bagni e ripostigli valgono 1/3 di vano, le soffitte e le cantine vengono classificate come vani accessori indiretti e valgono ¼ di vano.
In considerazione dell’aumento generale dei costi, a partire dal 1997 le rendite catastali sono state rivalutate ed aumentate del 5%, aumentando di conseguenza il riferimento per l'applicazione delle imposte.
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